La storia del Convitto Nazionale Umberto I
Vittorio Amedeo II incarica l’Architetto RealeMichelangelo Garove di progettare il TERZO AMPLIAMENTO della città nella zona di Porta Susina, a nord della Cittadella Militare.
Filippo Juvarra, abate siciliano, in seguito alla morte prematura del Garove, e' scelto dal Duca come nuovo Architetto Reale.
Egli rivede la proposta del suo predecessore e propone una nuova soluzione per l'ampliamento della città:
Il "fulcro" di questo nuovo ampliamento sarà una nuova piazza: piazza Savoia.
Un asse principale, collegherà i Quartieri Militari (un imponente complesso formato da due caserme negli isolati di San Celso e di San Daniele, simmetrico, porticato, concepito come nuovo ingresso occidentale della città, realizzato tra 1716 e il 1730) alla nuova piazza.
Nel 1729, Juvarra presenta il progetto esecutivo della sistemazione urbanistica.
(Vedi Archivio di Stato di Torino –Filippo Juvarra: “Progetto esecutivo della rettifica della contrada di Porta susina).
I Frati Carmelitani hanno provveduto ad acquistare dal Demanio Regio un lotto fra le vie di Dora Grossa, del Deposito, del Carmine e delle Scuole, su quel terreno intendono costruirvi il loro nuovo convento.
Affidano la progettazione del complesso all’architetto Gian Giacomo Plantery, egli dovrà realizzare un complesso architettonico in grado di ospitare l'Economato Generale Regio e Apostolico dei Vescovati ed Abbazie vacanti e l'Azienda generale delle Corporazioni Religiose. Il conte Ignazio Agliaudi di Tavigliano, allievo dello Juvarra (Filippo Juvarra ebbe alcuni allievi tra i quali vale la pena ricordare: Giovanni Battista Sacchetti e Ignazio Agliaudi; dei quali, ovviamente, sono oggi conservati alcuni disegni, insieme a quelli del loro grande maestro) dirige per un decennio i lavori, seguendo la costruzione dello scalone d'onore disegnato forse dallo stesso Juvarra. Esso rivela infatti la grande firma nello slancio verticale dei pilastri con capitelli compositi, nella sobria efficace decorazione a strucco.
Tipica del Plantery è , invece la volta lunettata che sovrasta il vano scale, con peducci poggianti su elaborate mensole.
La nuova chiesa del Convento, la Chiesa del Carmine, sarà aperta sulla via:, la progettazione compete all’Architetto Reale Juvarra che ne inizia l’edificazione nel 1732 dedicando l’edificio di culto alla Madonna del Carmine ed anche al Beato Amedeo IX° di casa Savoia.
La prima pietra della Chiesa del Carmine è posata il 13 maggio 1732 e 3 anni dopo termina la struttura architettonica, mentre si procede alla realizzazione del Campanile.
Per maggiori informazioni: Chiesa della Madonna del Carmine
Papa Clemente XIV sul quale le corti borboniche esercitarono una pressione violenta, firma il 21 luglio, il decreto di soppressione della Compagnia di Gesù.
I Gesuiti che sono ospiti del convento Carmelitano, trasformano la loro scuola in Collegio, assorbendo il Collegio dei Nobili che abbandona la sede di Via Accademia delle Scienze.
Carlo Alberto Re di Sardegna istituisce il Convitto Nazionale Umberto I di Torino.
Nascita giuridica dei Convitti Nazionali con la legge Casati.
Riordinamento dei Convitti dello Stato con la riforma Gentile.
Regolamento dei Convitti Nazionali.
Bombe incendiarie, colpiscono, l’otto agosto, l’edificio del Convitto di Torino.
DOPO IL TERRORISTICO BOMBARDAMENTO (Da LA STAMPA 8 ago 1943)
Incendi che si riattivano - Crolli di tetti, pavimenti, pareti - L'opera di soccorso continua - I provvedimenti del comandante della difesa per il trasporto dei mobili dei sinistrati più bisognosi commoventi scene tra macerie e rovine
Ancora ieri si riattivavano in questa o in quella località colpita dall'incursione di sabato-domenica notte, incendi che, però, venivano domati. Ancora ieri sinistri boati denunciavano il crollo di tetti, di pavimenti, di pareti, di stabili che le bombe dirompenti od incendiarie avevano profondamente lesionato. Fino a sera si è udito lo scampanellare degli automezzi dei vigili del fuoco che accorrevano appunto a prestare la loro opera nei quartieri in cui veniva segnalata una ripresa di un incendio o la minaccia di un crollo. L'opera di soccorso iniziata la stessa notte da sabato a domenica è così continuata anche ieri con rinnovata, appassionata energia. Come abbiamo già detto Chiese ed Istituti sono stati colpiti e distrutti. Fra quelli non ancora annunciati è l'Ospedale Mauriziano, che ha avuto la facciata principale profondamente sbrecciata. Alla loro volta il Convento del Monte dei Cappuccini, per lo scoppio di tre bombe, ha avuto un'ala del fabbricato semidistrutta mentre il Collegio delle Figlie dei Militari in via Villa della Regina 40, e lo stabile dell'Opera Pia Lotteri sito nella stesa via al n° 21, sono stati molto danneggiati.
C'E' POI ANCORA DA ANNOVERARE FRA GLI ISTITUTI COLPITI QUELLO UMBERTO 1° IN VIA BLIGNY.
Ma certo più di tutti appare danneggiato come abbiamo riferito ieri, il palazzo Municipale sulle cui macerie hanno lavorato ieri le squadre di pompieri e di vigili urbani per recuperare quanto più possibile. Fra gli edifici culturali sono stati nuovamente colpiti oltre all'Accademia Albertina, l'Ateneo ed il Politecnico. LE POVERE CASE Sarebbe lungo ed inutile elencare le vie ricoperte dalle loro macerie. Si può dire, senza tema d'errore, che ogni zona della città è rimasta gravemente ferita. PER ESEMPIO IN VIA PIAVE, calcinacci e detriti si riversano sul selciato e sui marciapiede, formando una mostruosa cascata di blocchi di cemento, di mattoni, di grosse travi. la facciata della casa e' scomparsa. rimane soltanto un esile muro, solcato da crepe e tempestato di squarci. come se si fosse davanti ad un gigantesco e caotico scenario di teatro, si scorgono ad una ad una, tutte le stanze; alcune completamente devastate e rese irriconoscibili dall'esplosione, altre che mostrano ancora, coperte di polvere e bucherellati dalle schegge, divani, armadi, credenze, suppellettili. Lassù all'ultimo piano si scorge una mensola che, miracolosamente, regge pentole e bottiglie. un armadio spalancato dal soffio dell'esplosione, lascia vedere parecchie file di libri; non ce n'è uno fuori posto. In altre stanze invece l'occhio non riesce a scorgere che un ammasso informe di ferro e di legno.
Inaugurazione del Liceo Classico Europeo.
Il centro residenziale del Convitto ospita i primi studenti provenienti da diversi stati europei ed assume, anch’esso, la dimensione europea.
La Scuola Secondaria di Primo Grado si trasferisce nei locali della Scuola Sclopis di via del Carmine. I ragazzi usufruiscono del servizio mensa in Convitto in via Bligny.
Ristrutturazione del piano di sottotetto per ospitare le classi.
Allestimento della nuova aula informatica per la Scuola Secondaria di Primo Grado nei locali al pianterreno della Scuola Sclopis di via del Carmine.
850 studenti sono accolti nei locali del Convitto.
Gli studenti del Convitto superano quota 1000, più di 60 sono convittori a tempo pieno.
La Scuola Secondaria di Primo Grado si trasferisce nei nuovi locali di via Bertola 10. Viene costruita ex novo, a tempo di record, una nuova sala mensa da 160 posti a sedere che, in due turni, riesce ad offrire pasti freschi a tutti gli alunni della Scuola Media.
Il Convitto ospita la quinta edizione nazionale delle CONVITTIADI, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia
Video "Verso il 2011" - Intervento del Rettore Pietro Teggi: Guarda il video
Viene aperto il Liceo Scientifico Internazionale ad opzione Cinese
Gli studenti del Convitto raggiungono quota 1300, più di 70 sono convittori a tempo pieno.
La Scuola Secondaria di Primo Grado attiva i quattro corsi di strumento musicale: Arpa, Fisarmonica, Sassofono, Violoncello
STUDENTI FAMOSI
Nicomede BIANCHI (1818-1886)
Laureato in medicina nel 1844 a Parma. Fu patriota e storico. Nel 1848 fu membro del Governo Provvisorio di Modena e Reggio durante i motti nazionali. Si trasferì a Torino dedicandosi all'insegnamento ed a studi storici, e, apprezzato dal Cavour, ricoprì la carica di direttore dell'Archivio di Stato di Torino. Nel 1881 divenne Senatore. Abile scrittore, lasciò molte opere storico-letterarie tra cui Vicende del Mazzinianismo politico e religioso dal 1832 al 1854; Storia della politica Austriaca dal 1791 al 1857; Storia della monarchia Piemontese rimasta incompiuta.
Michele LESSONA (1823-1894)
Medico, convinto sostenitore e divulgatore delle scienze naturali; famoso anche per aver tradotto in Italiano il testo base della Teoria di Darwin: “L’origine dell’Uomo”. Consigliere Comunale,Rettore magnifico e Direttore del Museo di Zoologia dell’Università di Torino; 12° presidente dell’accademia delle scienze di Torino,Senatore del Regno. Scrisse un libello intitolato “Volere è potere”, nel quale esprimeva la sua profonda convinzione che non potessero sussistere differenze di censo o di cultura che potessero impedire, a qualunque cittadino del regno, di giungere ai più alti fasti del sapere.
Luigi EINAUDI (1874-1961)
Nasce il 24 marzo 1874 a Carrù (Cuneo) dove frequenta la Scuola Elementare. Frequenta gli studi ginnasiali presso il Reale Collegio delle Scuole Pie di Savona, frequentato dall’alta borghesia piemontese e ligure. Nel 1888 dopo essere rimasto orfano del padre ed aver conseguito la licenza ginnasiale, diventa convittore del Convitto Nazionale Umberto I e frequenta gli studi liceali nel Regio Liceo Classico Cavour, posto nello stesso edificio del Convitto. Durante il triennio di studi liceali ottiene importanti riconoscimenti per il suo impegno scolastico: premio di secondo grado nel 1889-90 e nel 1890-91, medaglia d’argento nella gara di onore durante gli esami di licenza ginnasiale, dove è presente Giosuè Carducci, membro della commissione di esami. Nel 1891 inizia gli studi di Giurisprudenza presso l’Università di Torino, laureandosi a pieni voti nel luglio 1895. Nel 1907 diventa docente universitario di scienze delle finanze a Torino, nel 1919 viene nominato Senatore del Regno d’Italia, nel 1945 assume la carica di Governatore della Banca d’Italia. Raggiunge l’apice della carriera politica quando nel 1948 viene eletto Presidente della Repubblica Italiana, il primo ad essere eletto dal Parlamento Repubblicano.
BREVI NOTE BIBLIOGRAFICHE
Per questo testo si è utilizzato il seguente materiale:
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Maria Luisa Moncassoli Tibone e Dario Muzzarini "Oltre il portone", Ed. Torino Bella, 1998, pag. 101
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Angelo Sciandra "Materiali didattici per Adotta un monumento” A.S. 1998-99
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Francesco Chiaravalloti (a cura di): “Convito Nazionale Umberto I – materiale informativo per famiglie e studenti" A.S.1999-2000"
Materiali reperibili presso Archivio storico del Comune di Torino Collezione SIMEON in particolare alcuni testi o disegni:
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Chiesa del Carmine (pagina 151 - vol. 2)
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C,9036 - 9038, 347 (Benefattori)
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9085 - 9098, 352 (Notizie 1858)
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9431 (*1) - 9432 (*2) , 373
(*1 -Discorso del Carmelitano Brignone sul proclama Massena 1800) - (*2 -M.MAROCCO 1871) -
11052, 447 ( Facciata - relazione - Reviglio della Veneria)
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11450, 460 ( Società del Sacro Cuore di Gesù)
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11763, 465 ( Sonetto al Curato Angelo Bornia)
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11766, 465 ( Iscrizione a Angelo Bornia)
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D, 493 - 494, 555
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397 - 1398
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1771, 585
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Convitto Nazionale Umberto I (pagina 158 Vol. 2)
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C 1405,75 ( Festa con il Re 1879 )
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1406 ( Parato, Gita a Novalesa )
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1407,76 ( Monografia di Parato )
5147,215 -
Carmelitani (pagina 346 Vol. 1)
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n.inv 9028 (orazione 1783)
-
n.inv. 2029 (orazione 1786)
-
Juvarra (pagina 82/83 Vol. 2)
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D 288, 545
-
379, 551
-
493, 555
-
644, 564
-
793, 748, 569
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1397 - 1398, 580
-
2063 - 2071, 589 - 590
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2566, 596
Mappe (utili per il lavoro con i ragazzi):
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1- tipi e disegni 64/2/13
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2- Torino antica e moderna 1892 (vedi pagina 141 del testo "TORINO - immagini e documenti dall'archivio storico del Comune).